lunedì 19 aprile 2010

Un enorme punto interrogativo

Era da più di un anno che non scrivevo.

Non so perché...Forse perché è stato un anno lungo e a volte difficile, e il periodo difficile non è ancora finito.

Sto per laurearmi - spero. Sto scrivendo la tesi, e sono più in panico adesso di quando andavo in panico per gli esami. La mia relatrice non è il massimo della disponibilità e ultimamente ha anche l'insulto facile...

Comunque, sto cercando di essere una persona più forte, di essere un po' meno stressata e di andare avanti. Poi quello che avverrà dopo la laurea è un enorme punto interrogativo, ma staremo a vedere. Non mi spaventa. Beh, ok, mi spaventa, ma non esageratamente.

In realtà il piano mio e di Boyfriend è quello di tornare a Cardiff subito dopo l'estate. E adesso che ci troviamo in una situazione un po' precaria - dopo un meraviglioso anno e mezzo a Milano, siamo di nuovo albergati dai miei genitori - sembra un piano sempre più concreto.

Nel frattempo però, io mi sono inaspettatamente innamorata dell'Italia. Nonostante tutto. Nonostante fino a tre anni fa non provassi nemmeno un minimo di affetto per questo paese. Nonostante quando ero all'estero e parlavo con connazionali nostalgici facessi finta di amare anch'io il Bel Paese, per non sembrare strana, quando in realtà ero ben contenta di essere altrove. Nonostante sia un paese che non crede nei giovani, e che non offre grandi opportunità lavorative. Nonostante a volte sia un paese razzista e corrotto. Nonostante tutto questo, me ne sono innamorata.

E' stata "colpa" di Milano. E' troppo bella.

E poi ci sono cose dell'Italia che vanno oltre alla politica e all'organizzazione. C'è una sorta di sensazione che i paesaggi italiani ti danno, che ti riempie il cuore di orgoglio, come se quei paesaggi fossero opera tua. Ci sono millenni di storia che gridano tra le stradine e i monumenti, su e giù per la penisola. C'è il mare. Il lago. La montagna. La campagna...C'è tutto. C'è la gente, che a volte può essere ignorante e cattiva, ma è anche meravigliosamente rumorosa, non ama la falsa modestia, è varia e decisamente ospitale. C'è il cibo... Io non sono una di quegli italiani che vanno all'estero e poi mangiano solo spaghetti e bevono solo caffé ristretto, al contrario, sono sempre stata (e sono ancora) molto aperta alle varie cucine straniere... Ma dopo aver vissuto lontano a lungo, sfido chiunque a non apprezzare la meravigliosa, sublime, deliziosa cucina italiana!

E poi c'è Milano... Ma ci vorrebbe un intero post, o forse un intero blog per descrivere questa città che o si odia o si ama, ma che se ami ti ricambia in mille modi, a volte inaspettati.

Detto questo, capirete le mie incertezze per quanto riguarda il piano post-estate. Però c'è da dire che Boyfriend è stato molto paziente a stare qua così a lungo. In fondo all'inizio dovevamo restare in Italia per un'estate. L'estate si è trasformata in un anno. Un anno sono diventati due. E adesso forse anche lui è un po' nostalgico, forse ha voglia di tornare a casa, nel suo paese, con le sue abitudini e con gente che parla la sua stessa lingua.

Essere una coppia "mista" è fantastico e ti regala un mondo...ma a volte è un gran casino.

Ad ogni modo, il tono di questo post sta diventando un po' troppo emo/tragico, quindi probabilmente è il caso di concluderlo qui. Forse è per questo che non ho scritto per così a lungo, forse è perché sono stati mesi faticosi e quando scrivi di te, straripa tutto come un fiume in piena. Il prossimo post sarà più allegro e divertente. E non ci metterò un altro anno per avere il coraggio di scriverlo.

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